20° EUROFIGHTER - GROSSETO AB

16 marzo 2004, alle ore 10:48 il primo velivolo Eurofighter destinato al 9° gruppo del 4° stormo (primo reparto operativo a riceve questo velivolo) atterra sulla base aerea di Grosseto, proveniente dall’aeroporto di Torino Caselle: è il biposto TF2000A MM55093, ancora privo dei codici di reparto (già il 7 aprile successivo con il codice 4-1), ai comandi del maggiore Lorenzo De Stefano e del generale di Squadra Aerea Pasquale Garribba (comandante della Squadra Aerea). Si apre così l’era degli Eurofighters in una delle principali basi aeree dell’Aeronautica Militare Italiana, sede di uno dei Reparti più prestigiosi della nostra storia aeronautica, il 4° Stormo (nel 2004 al comando dell’allora colonnello Alberto Rosso, futuro Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica).
Dopo un periodo di transizione dall’F-104 all’F-2000 e di relativi lavori per l’adeguamento delle infrastrutture della base aerea di Grosseto, il 16 dicembre 2005 il 4° Stormo, sotto il comando del Col. Vittorio Iannotta, riprese il Servizio di Sorveglianza dello spazio aereo italiano. Il 18 marzo di venti anni dopo, nell’anno 2024, sono tornato al 4° stormo di  Grosseto, per le celebrazioni del 20° anniversario di quell’evento che ha profondamento trasformato la nostra Aeronautica Militare, e nell’occasione è stato presentato al pubblico lo stesso velivolo biposto MM55093 (adesso con il codice 4-31 ricevuto nel lontano anno 2007) in una livrea commemorativa unica e dal forte impatto visivo. Le celebrazioni ed il ricordo dei venti anni trascorsi sono stati particolarmente intensi ed hanno fatto da cornice all’attività di volo culminata con alcuni passaggi sull’aeroporto dello “special color” accompagnato da quattro Eurofighter monoposto appartenenti ai reparti dell’Aeronautica Militare equipaggiati con lo stesso velivolo.
Nel corso dei 20 anni trascorsi la nostra Aeronautica Militare con il contributo del velivolo Eurofighters ha potuto esercitare finalmente al pieno delle capacità operative la funzione primaria di sorveglianza e difesa dello spazio aereo nazionale 365 giorni all’anno, 24 ore su 24 ore, in sinergia con un sistema di difesa integrato, con quello degli altri Paesi appartenenti alla NATO. Il caccia Eurofighter “Typhoon” (nomenclatura aeronautica F-2000A / TF-2000A), è il più avanzato aereo da combattimento sviluppato nel continente europeo, in grado di offrire capacità operative di ampio respiro e un’efficacia impareggiabile nel settore della Difesa Aerea.
L’Eurofighter, che di recente ha acquisito anche capacità aria-suolo, è il frutto della collaborazione industriale di Italia, Germania, Regno Unito e Spagna. 

Caratteristiche tecniche:
Apertura alare: 14,74 m
Lunghezza: 15,96 m
Altezza: 5,28 m
Peso massimo al decollo: 23.500 kg
Impianto propulsivo: 2 turbofan Eurojet EJ200 da 60kN a secco e 90kN con postbruciatore
Velocità massima: 2.495 km/h
Autonomia massima: 2.900 km
Equipaggio: 1/2 piloti
Armamento: 1 cannone Mauser cal. 27 mm, fino a 6.500 kg di carichi esterni (missili AIM-9L Sidewinder, AIM-120 AMRAAM, Iris-T, Meteor; bombe guidate della serie GBU; serbatoi supplementari e pod di puntamento laser). 

Il velivolo Eurofighters è un sistema d’arma in costante aggiornamento ed oggi in perfetta integrazione con la 5° generazione e con il velivolo F-35. In questi lunghi venti anni, i velivoli Eurofighter, hanno anche operato operando in teatri di crisi, in supporto alle attività di Air Policing della NATO e in complessi rischieramenti internazionali. Tra gli ultimi impegni del 4° Stormo, a partire dal mese di febbraio 2024, gli F-2000 sono rischierati a Malbork, in Polonia, con la neocostituita Task Force Air 4th Wing impiegata nell’ambito delle operazioni di “Enhanced Air Policing” (eAP) della NATO.  La Task Force Air 4th Wing assicurare il controllo e la salvaguardia del fianco nord-est della NATO ed è equipaggiata di velivoli Eurofighter Typhoon provenienti dal 4° Stormo di Grosseto, 36° Stormo di Gioia del Colle, 37° Stormo di Trapani e 51° Stormo d’Istrana.
Attualmente sono 5 gli Stormi dell’Aeronautica Militare che assicurano la difesa aerea nazionale e servizio di Quick Reaction Alert della NATO: quattro dotati di assetti Eurofighter (il 4° Stormo di Grosseto, il 36° Stormo di Gioia del Colle, il 37° Stormo di Trapani e il 51° Stormo di Istrana) ed uno di velivoli F-35A (32° Stormo di Amendola). Il relativo sistema di Difesa Aerea integrato è esercitato attraverso due sale operative: l’11° Gruppo DAMI di Poggio Renatico (FE) e il 22° Gruppo DAMI di Licola (NA), entrambi dipendenti dal Reparto di Difesa Aerea Missilistica Integrata (DAMI) della Brigata Controllo Aerospazio del Comando Operazioni Aerospaziali (COA).
Dalle due sale operative, attraverso segnali radar che giungono da una rete di sensori dislocata su tutto il territorio nazionale (le Squadriglie Radar Remote), i controllori addetti alla sorveglianza e guida-caccia operano tutti i giorni dell’anno, notte e giorno, per garantire la difesa dello spazio aereo italiano e guidare gli assetti della Difesa Aerea, fornendo le informazioni necessarie per intercettare le potenziali minacce aeree. Il velivolo Eurofighter in questi lunghi 20 anni appena trascorsi, caratterizzati da oltre 200.000 mila ore di volo a servizio della Nazione ha contribuito in maniera determinante al cambiamento culturale dell’intera Forza Armata, in termini di addestramento, sicurezza e quality management

Testo e foto Fabrizio Pruneti