Hangar Velo 
Ospita principalmente i velivoli operanti a cavallo delle due guerre mondiali.[8] Vi si trovano dunque esposti alcuni degli idrocorsa che presero parte alla Coppa Schneider quali il Fiat C.29, i Macchi M.39 e M.67 e il Macchi-Castoldi M.C.72, alcuni oggetti legati alle spedizioni polari dei dirigibili Norge ed Italia di Umberto Nobile, tra cui anche una replica a grandezza naturale della navicella del secondo, e dei reperti che vogliono ricordare le trasvolate atlantiche[9] organizzate da Balbo. Assieme all'addestratore Caproni Ca.100 e all'aliante Bonomi B.S.17 sono esposti due dei più significativi biplani da caccia prodotti dalla FIAT: il C.R.32[10] impiegato dall'Aviazione Legionaria durante la Guerra civile spagnola e il successivo C.R.42 ampiamente utilizzato nel corso della seconda guerra mondiale, mentre per simboleggiare il teatro di guerra dell'Africa Orientale è presente un ricognitore IMAM Ro.37 dipinto con la livrea dell'aereo personale di Amedeo d'Aosta. In questa sezione sono inoltre esposti un idrovolante IMAM Ro.43, il Campini-Caproni CC.2 primo aereo a reazione italiano, ed un AnsaldoAC2    

Hangar Badoni 
Ospita i velivoli operanti nella seconda guerra mondiale e quelli del primo periodo post-bellico.[11] L'edificio è stato costruito nel 1930 e vi sono esposti alcuni dei principali caccia di costruzione italiana del secondo conflitto mondiale quali i Macchi M.C.200, M.C.202 e M.C.205, il Fiat G.55 nonché i corrispettivi che erano in dotazione alle aviazioni degli Alleati e poi dell'Aeronautica Militare quali il Supermarine Spitfire e il North American P-51. Per quanto riguarda l'ambito dei plurimotori da bombardamento, aerosiluramento o trasporto sono presenti i Savoia-Marchetti S.M.79 e S.M.82 oltre al Douglas C-47 Skytrain, al Fiat G.212 e all'idrovolante CANT Z.506, per rappresentare gli aerei da ricognizione e da collegamento del periodo il monomotore Fieseler Fi 156 mentre per i cacciabombardieri si può ammirare un Reggiane Re.2002. Per finire per quanto riguarda i velivoli d'addestramento sono esposti un Nardi FN.305, un Fiat G.46 e un IMAM Ro.41[12].   

Hangar Skema 
Ospita i velivoli più recenti.[13] Sono presenti gli aerei sperimentali Aerfer Ariete e Sagittario II, i caccia North American F-86 Sabre e Canadair Sabre,il Lockheed F-104 Starfighter e il più recente Panavia Tornado F3 ADV, il DeHavilland DH-113 NF Mk.54 intercettore notturno e i cacciabombardieri Republic F-84F Thunderstreak e F-84 Thunderjet, Fiat G.91R, Aeritalia G-91Y e AMX. Nel campo degli aerei da ricognizione è esposto un Republic RF-84F Thunderflash, mentre per quanto riguarda i velivoli da addestramento si possono vedere gli Aermacchi MB 323, MB 326, MB 308 e il Macchi M.416, i Fiat G.59, G.80 e G.91T, il SAI Ambrosini Super S.7, un SIAI SF.260AM, un North American T-6 Texan, un Lockheed RT-33 e uno Stinson L-5 Sentinel. Sono inoltre presenti gli elicotteri Agusta Bell AB.47 G2 e AB.47 J e un AB.204-B, l'aereo antisommergibile Grumman S-2 Tracker, l'aereo acrobatico Fiat G.91 PAN utilizzato delle Frecce Tricolori e l'aliante da record CVV 6 “Canguro Palas”. In questo settore vi sono anche alcuni oggetti che testimoniano l'impegno dell'Italia nell'astronautica, come per esempio uno spaccato del satellite SIRIO, oltre che ad alcuni esempi di missili usati dall'Aeronautica Militare.          

Hangar 100 
L’Hangar 100 è il quinto padiglione del Museo. Struttura di moderna concezione completata nel 2023, ha consentito un aumento della superficie espositiva di 1.800 m2 per accogliere i velivoli di ultima generazione. Il nuovo padiglione è composto da due corpi di fabbrica affiancati che costituiscono un unico ambiente di pianta rettangolare, delle dimensioni metri 30 per 60 con un’altezza massima al colmo di 11 metri e un’altezza netta minima di 5,50. La struttura è costituita da sette arcate parallele collegate tra loro da un sistema di arcarecci costituiti da tubi quadri e rettangolari in acciaio zincato, con controventi in funi di acciaio. Le pareti di tamponatura esterna sono in pannelli sandwich isolati autoportanti, la pavimentazione è di tipo industriale con rivestimento in resina. La copertura è costituita da una doppia membrana in PVC di colore verde militare. Il padiglione ha due portoni a “libro” motorizzati elettricamente, con un’altezza massima di 7 metri e una larghezza di 18. Il padiglione ospita i velivoli operanti tra il 1952 e il 2020, e guarda al presente dell’Aeronautica Militare, proponendo una focalizzazione sulle pattuglie acrobatiche. Vi sono poi i velivoli da trasporto e supporto P.166M e PD.808, e i caccia moderni. Nell’Hangar 100 sono inoltre presenti aree tematiche dedicate ai caschi di protezione, alle eliche e alle missioni spaziali degli astronauti dell’Aeronautica Militare.    

Esposizione all'aperto
Ospita un anfibio Grumman HU-16 Albatross, un aereo da guerra elettronica Piaggio-Douglas PD-808, un Piaggio P.166, un aereo da pattugliamento marittimo Breguet Br 1150 Atlantic e un caccia multiruolo F-16. Sono inoltre presenti vari monumenti posti a ricordo di alcuni personaggi o eventi significativi della storia aeronautica italiana quali per esempio Oreste Salomone o l'equipaggio del dirigibile Italia compresi coloro che persero la vita nel tentativo di portar loro soccorso. Fonte Wikipedia